Operazione Anaconda

Operazione Anaconda

Nell’ambito dell’Operazione Anaconda, le forze armate hanno recentemente implementato una serie di operazioni di artiglieria pesante e attacchi aerei selettivi sulle aree montuose e sui villaggi situati a nord della regione tribale del Takistan. Questi interventi sono stati indirizzati a compromettere le capacità operative delle formazioni talebane nel settore. Tuttavia, la situazione sul terreno rimane altamente volatile e instabile. Si segnala una presenza persistente di gruppi armati residuali che possono includere militanti talebani riorganizzati e potenziali elementi di contro-insurrezione. È anche probabile che vi siano dispositivi esplosivi improvvisati (IED) e trappole lasciate come deterrente contro operazioni di bonifica. Per garantire una bonifica efficace dell’area operativa (ZO), è previsto il dispiegamento di un plotone della 10° Divisione di Montagna in un’operazione di clearing su larga scala.

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Campagna ‘Rinascita’

Campagna Rinascita

Ambiente

Anno 2035.
L’arcipelago di Malden è costituito da tre isole che coprono un’area di 62 chilometri quadrati e sorge nel mediterraeo.

L’isola principale è un misto di affioramenti montuosi semi-aridi che definiscono il suo paesaggio generale. La vegetazione è costituita principalmente da alberi tozzi e arbusti con occasionali fitti boschi costituiti da cipressi e pini.

Il punto più alto di Malden è “La Cime”, che raggiunge un’altezza di circa 523 metri sul livello del mare.

A causa della sua vicinanza alle rotte marittime internazionali che passano attraverso lo Stretto di Gibilterra, Malden funge anche da importante punto di sosta per le navi marittime. Fino a quindici fari sono installati in vari punti dell’isola, molti dei quali concentrati nella parte settentrionale e sudorientale di Malden.

Sull’isola principale ci sono diciassette insediamenti stabili, tredici villaggi e quattro città. La capitale è La Trinité, che è anche la città più grande e popolosa dell’isola.

A parte alcuni dei suoi villaggi più aspri nel nord-ovest, tutti gli insediamenti sono collegati tramite un’unica strada principale che gira intorno all’intera isola e che termina a nord-est presso l’aeroporto di Malden.

Durante la Guerra Fredda esistevano poche basi militari a parte l’aeroporto gestito dall LDF; l’unica eccezione sono i depositi di rifornimenti costruiti dall’esercito sulla cosiddetta “isola di addestramento” del sud-est. All’inizio del millennio le strutture più vecchie furono dismesse e abbandonate e sostituite da nuove installazioni di tipo militare.

Contesto

La vicinanza dell’arcipelago alle rotte marittime internazionali che passano attraverso lo Stretto di Gibilterra ha da sempre fatto di Malden un obiettivo strategico per il controllo delle rotte nel Mar Mediterraneo.

A causa delle mire imperialistiche della Vespalia, Malden è da sempre un protettorato dell’LDF che ha addestrato ed equipaggiato le forze armate della regione.

Situazione iniziale

Malden, 16 Agosto 2035

Nella notte una consistente forza da sbarco costituita da truppe della Vespalia ha invaso l’isola prendendo rapidamente il controllo dei porti, numerosi aviolanci si sono visti su tutte le delle città più grandi e sull’aeroporto civile di Malden, nel nord est dell’isola, trasformato in quartier generale delle truppe d’invasione.

Sull’isola è stata instaurata la legge marziale ed il coprifuoco dal tramonto all’alba.

Situazione attuale

La popolazione civile ha avuto un brusco risveglio, i soldati della Vespalia stanno battendo a tappeto le abitazioni alla ricerca di membri delle forze dell’ordine e soldati dell’esercito locale.

Le truppe locali in servizio nelle installazioni ancora attive, sono state rese inattive da attacchi repentini e mirati.